- 9 Ottobre 2020
Jeanneau: gli esordi e la storia del cantiere
Nel settore delle navi da diporto le barche Jeanneau sono da anni sinonimo, sia nel nostro Paese che all’estero, di eccellenza ed affidabilità. Con la sua esperienza decennale nella costruzione di barche a vela e motore, il cantiere Jeanneau si avvale da sempre del lavoro dei migliori designer e di tecnici ed ingegneri specializzati, offrendo una rete di distribuzione capillare in più di ottanta paesi in tutto il mondo. Ripercorriamo qui la storia di questa famosa casa nautica, gli eventi fondamentali che l’hanno resa grande e infine le sue barche più importanti.
Le prime imbarcazioni Jeanneau: i successi degli anni ’60
La storia dei Cantieri Jeanneau inizia negli anni Sessanta, con la costruzione dell’Alizé, una barca a vela duttile, resistente e stabile sulle onde che può ospitare sino a 6 persone. Jeanneau è il primo contiere in assoluto a sperimentare la fibra di vetro – materiale “rubato” alla petrolchimica – per la costruzione delle sue barche. Anche grazie a questa scelta inedita per l’industria nautica, nel giro di un decennio il cantiere Jeanneau conosce una crescita grandissima, ben esemplata dalle due barche Sangria e LoveLove, grazie al successo delle quali Jeanneau si impone nel mercato delle barche a vela abitabili. ll 1976 è una data importante per due motivi: esce il Flirt, imbarcazione da 6 metri robusta e affidabile accolta con entusiasmo da amatori e critica, e il Melody compie una traversata atlantica in solitaria al timone di Jean Oliveau, impresa che sino ad allora era riuscita soltanto a Eric Tabarly. La svolta vera arriva però qualche anno dopo con il lancio della barca a motore “infallibile” per eccellenza, il Cap Camarat, che in breve diventa un cult nel settore delle barche da diporto. Negli stessi anni, al cantiere Jeanneau viene commissionato da alcuni prestigiosi club di sci nautico il rifacimento e l’ammodernamento delle loro barche. Nel ventennio a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, Jeanneau si iscrive nel registro dei partner principali del Tour de France a Vela con il Selection e il Rush Royale, poi sostituite dallo JOD, mentre nell’85 il mondo nautico assiste all’uscita del rinomato cruiser Sun Kiss.
I cantieri Jeanneau e lo sviluppo tecnologico: una crescita inarrestabile
Nonostante i numerosi successi, il cantiere Jeanneau non si adagia sugli allori. La volontà di mantenersi al passo coi tempi in termini di performance e tecnologia sta infatti alla base della creazione del gruppo di lavoro JTA (Jeanneau Techniques Avancées), in cui tecnici ed amatori sperimentano in sinergia numerosi prototipi che, anche se non hanno tutti la stessa fortuna, si distinguono tuttavia per l’altissimo valore di innovazione tecnologica; tra questi vi sono maxi-multiscafi, one-tonners, globe challenger e trimarani. In questo periodo i cantieri nautici Jeanneau si mettono alla prova per la prima volta nella produzione di catamarani. Il risultato è un successo immediato, che continua ancora adesso: il Lagoon è stato eletto infatti “multiscafo dell’anno” nel 2018. Inoltre il catamarano Lagoon riscuote un successo tale che verrà creata una casa nautica autonoma preposta proprio alla costruzione di queste imbarcazioni. Gli standard già elevatissimi del cata-Lagoon vengono ulteriormente migliorati nel Fleury Michon7 -il nome è un tributo al grande Michon, mente e braccio del progetto-, che oltre ad essere il catamarano più grande prodotto in quel periodo è anche un gioiello di performance ed eleganza, che brilla in svariate gare e traversate atlantiche al timone di abili skipper come Philippe Poupon. Alla fine degli anni Ottanta i cantieri Jeanneau iniziano a sondare il mondo degli yacht a motore di lusso. Nel 1989 vede infatti la luce quello che diverrà un classico di Jeanneau, lo yacht Prestige, una lussuosa imbarcazione impreziosita dal design moderno dell’atelier Garroni e da specifiche caratteristiche nautiche.
L’ingresso nel nuovo millennio porta una ventata di novità e di successi per Jeanneau. Intanto l’area cantieristica a vela e a motore del marchio francese viene allargata progressivamente fino a creare un sito costruttivo di circa quaranta ettari, il più grande al mondo in estensione per quanto riguarda le navi da diporto. Contestualmente, la flotta di barche a vela dei rinnovati cantieri nautici Jeanneau si arricchisce di un nuovo cult: il Sun Odissey. Spaziosa, confortevole e sicura, il Sun Odissey combina velocità, maneggevolezza e stabilità, caratteristiche che ne fanno presto una barca iconica della casa nautica Jeanneau. Nel 2011 cresce il “braccio orientale” di Jeanneau con sede in Cina, l’Asia Pacific, grazie al quale due anni dopo diverrà partner ufficiale del Dongfeng Race Team. Nello stesso felice periodo si assiste all’uscita del nuovo Sun Fast 3600, barca a vela costruita per intero con il sistema ad infusione che gli conferisce un’eccezionale leggerezza e maneggevolezza, pur ereditando tutte le migliori qualità nautiche dei modelli precedenti.
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Prestige: stile e innovazione per le barche di lusso
Il marchio Prestige, raccoglie l’eredità di decenni di esperienza dei cantieri Jeanneau e opera da 30 anni con l’intento di produrre barche fuori dal comune che soddisfino i diversi desideri degli amanti del mare. storia del marchio Prestige inizia quando, nel 1989, viene lanciato sul mercato delle imbarcazioni da diporto di lusso la prima imbarcazione con questo nome: il “Prestige” 41, figlio della collabarazione tra Janneau e i designer Garroni, diviene subito iconico e molto richiesto grazie alle ottime qualità marine e le linee accattiivanti e ultramoderne. Il successo di queste barche, e sopratttutto dei modelli flybridge come il Prestige 36, è tale che Jeanneau decide di aprire una grande fabbrica autonoma in Francia per incrementarne la produzione. Gli yacht flybridge Prestige si distinguono da sempre per la luminosità conferita da ampie vetrate e per lo spazio aperto dei prendisole e della postazione di comando. Nel 2010 viene inaugurato invece il Prestige 60, che è il primo vero yacht di lusso del marchio Prestige. La combinazione di formule high tech, motori performanti (pods IPS Volvo Penta) ed eleganza fà sì che questo yacht ottenga importanti riconoscimenti sui agli European powerboat of the year 2010 che ai Croatian powerboat of the year 2010, oltre alla grande richiesta che contestualmente arriva dai clienti cinesi e che farà registrare un boom di vendite. Negli ultimi anni il cantiere nautico Prestige ha ampliato ulteriormente la sua rete di distrubuzione e assistenza in Europa e nel mondo, diventando un punto di riferimento del settore nautico internazionale.